società sportiva panchina chiavari

Prima della recente ristrutturazione, con relativa intitolazione ad un presidente della Caperanese, Daneri, si chiamava soltanto campo sportivo di Caperana, tanto è vero che anche adesso si dice "giochiamo a Caperana" anzichè al "Daneri". Ii terreno era di terra battuta, che fino ai lavori della nuova gradinata, assicurava un ottimo drenaggio anche in caso di forti piogge; a meridione, dove appunto ci sono i nuovi spogliatoi e la nuova tribuna (ancora scoperta), il terreno di gioco confinava direttamente con gli orti (ciò spesso rendeva problematico il recupero dei palloni usciti dalla recinzione), in questo lato del campo erano posizionate le panchine; dietro la porta verso la strada carrozzabile vi era una tribunetta fatta con i tubi innocenti e le tavole da cantiere che permetteva agli spettatori di alitare direttamente sul portiere tanto era vicina, immediatamente dopo la tribunetta e prima degli spogliatoi un rettangolo di asfalto consentiva, per chi ne aveva voglia, il riscaldamento prepartita.
Le squadre entravano in campo da un corridoio tra la porta verso la strada e la tribuna coperta ancora esistente, era un corridoio stretto delimitato dalla recinzione che in molti dopopartita ha visto colpi proibiti all'uscita delle squadre. Gli spogliatoi con il pavimento in legno sopraelevato dal terreno erano quattro stanzoni, più uno più piccolo per gli arbitri, ed erano le baracche degli operai che costruirono l'autostrada riconvertite ad uso sportivo.

Gli spogliatoi, in fondo a destra, partiva il corridoio da dove entravano in campo le squadre.

La tribunetta dietro la porta verso la strada carrozzabile.

Sullo sfondo una delle panchine, dove ora sorge la nuova tribuna con gli spogliatoi.

Il terreno di gioco, se non pioveva da tanto, era polverosissimo.
In questa foto si ricnoscono: Cella, Di Maio, l'arbitro Vadalà, Fabio Sanguineti, Traversi e Maglione, in primo piano con il quattro Lolli Podestà.